Nuove tutele per i lavoratori fragili: entra in vigore la Legge 106/2025

Le disposizioni previste dalla Legge 106 del 18 luglio 2025, che integra la più nota Legge 104/1992, introducono importanti novità per migliaia di lavoratori italiani. Le nuove misure non sostituiscono le tutele già esistenti per disabili e caregiver, ma le affiancano, introducendo un quadro specifico di protezione per i cosiddetti lavoratori fragili.


Le tutele attuali: cosa prevede la Legge 104

Fino ad oggi, la normativa di riferimento è stata la Legge 104/92, che garantisce permessi retribuiti – in genere tre giorni al mese, frazionabili anche in ore – ai lavoratori con disabilità grave o a chi assiste un familiare in tale condizione.
A ciò si aggiunge il congedo straordinario retribuito fino a due anni, riconosciuto al caregiver familiare.


Cosa cambia con la Legge 106/2025

Tra le novità principali figurano permessi aggiuntivi e un nuovo congedo dedicato ai lavoratori fragili. La Legge 106/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25 luglio 2025 ed entrata in vigore il 9 agosto, prevede però che la disciplina dei permessi aggiuntivi diventi effettiva dal 1° gennaio 2026.

Per chi possiede un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, o per i genitori di figli minorenni con la stessa percentuale di invalidità, è previsto un pacchetto di 10 ore annue di permesso retribuito extra, da utilizzare per visite, esami e cure mediche.
Queste ore si aggiungono ai tre giorni mensili già previsti dalla Legge 104 e potranno essere richieste sia dai dipendenti pubblici sia da quelli del settore privato, con copertura contributiva garantita.


Il nuovo congedo non retribuito

Oltre ai permessi, la legge introduce un nuovo congedo fino a 24 mesi, non retribuito, ma con conservazione del posto di lavoro.
Il periodo potrà essere utilizzato dopo l’esaurimento di altri congedi o assenze giustificate previste dalla normativa o dai contratti collettivi. Tuttavia, tale congedo non incide sull’anzianità di servizio né sui contributi previdenziali, salvo riscatto volontario da parte del lavoratore.


Un cambio di prospettiva

Pur trattandosi di un intervento parziale, la riforma segna un passo avanti nella tutela diretta del lavoratore fragile, spostando l’attenzione – almeno in parte – dal solo ruolo del caregiver al diritto della persona con fragilità a una piena inclusione lavorativa.

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