L’obbligo di un contraddittorio informato ed effettivo, il divieto di bis in idem nel procedimento tributario e il divieto di divulgazione dei dati dei contribuenti, gli strumenti documentali attraverso i quali il Fisco supporta il contribuente nella conoscenza delle disposizioni tributarie. L’esercizio del potere di autotutela obbligatoria e facoltativa da parte dell’Amministrazione finanziaria e anche l’istituzione della nuova figura del Garante nazionale del contribuente, organo monocratico con sede in Roma, autonomo e nominato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, che prende il posto dei Garanti regionali. Sono alcune delle novità introdotte dal decreto attuativo della delega fiscale in materia di revisione dello Statuto dei diritti del contribuente (D.Lgs. n. 219/2023), approfondite nella circolare n. 2/2024 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, dal titolo “Le principali modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente”. Apportate significative modifiche a numerose disposizioni, ormai inadeguate a causa dell’evoluzione giurisprudenziale della Corte costituzionale, della Corte di giustizia dell’Unione europea, della Corte europea dei diritti dell’uomo e anche di alcune interpretazioni restrittive adottate dalla giurisprudenza nazionale.