Pubblicazione annuale del calendario fiscale; eliminazione dei micro-tributi; introduzione della no tax area familiare; suddivisione tra versamenti e adempimenti. La riforma fiscale, per il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, passa anche da questi interventi. Per questo nella circolare n.2/2023 diffusa oggi dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con il titolo “Delega al Governo per la riforma fiscale”, la Categoria ha voluto offrire il proprio contributo e le proprie osservazioni in merito al disegno di legge di delega al Governo per la revisione del sistema tributario. Una delega su cui il CNO esprime un giudizio complessivamente positivo, soprattutto perché incarna due principi per cui i Consulenti del Lavoro si battono da sempre: la semplificazione e la razionalizzazione del Fisco. Obiettivo della riforma fiscale – come si legge nel documento – dev’essere, infatti, quello di “realizzare un fisco più chiaro ed equilibrato che non rappresenti più un ostacolo agli investimenti, soprattutto stranieri, ma che diventi una leva per sostenere lo sviluppo umano ed economico del Paese, il quale dovrà necessariamente passare attraverso il sostegno alla famiglia e il rilancio del lavoro e delle imprese”. Tra le proposte della Categoria contenute nel documento anche la riduzione del cuneo fiscale, la revisione e il riordino delle tax expenditures, la tutela della maternità, il sostegno ai nuclei familiari numerosi. Spazio anche alle riflessioni sui principi e i criteri direttivi che il Governo dovrà osservare per la revisione generale degli adempimenti tributari e dei procedimenti dell’Amministrazione finanziaria.