Decontribuzione Assunzioni al SUD proroga fino a fine 2022

L'UE ha autorizzato la proroga fino al 31 dicembre 2022

La riduzione dei divari territoriali tra Nord e Sud è uno degli obiettivi principali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Queste disuguaglianze si sono acuite con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e, soprattutto in termini economici e occupazionali, il Mezzogiorno avrebbe rischiato di fare ulteriori passi indietro rispetto alle prospettive di sviluppo del Paese.
Per questo, dando concretezza alle linee guida tracciate nel PNRR, nel corso del 2020 sono state varate misure importanti per stimolare gli investimenti ed accrescere i livelli occupazionali nei territori delle regioni meridionali.
Prima con il cd. “Decreto Agosto” (DL 104/2020) e poi con la legge di bilancio 2021 (L. 178/2020) sono state introdotte alcune rilevanti agevolazioni per le imprese del Sud Italia, con il preciso intento di garantire il lavoro ed alleggerire il peso della crisi nelle aree svantaggiate dal punto di vista socio-economico.
Tra queste, uno sgravio contributivo per le aziende del Mezzogiorno, riconosciuto ai datori di lavoro privati, tanto per le nuove assunzioni quanto per i rapporti di lavoro dipendente già instaurati, secondo percentuali che variano sulla base delle annualità delle contribuzioni (sono esclusi dal calcolo della contribuzione i premi e contributi dovuti all’Inail):

  • sino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2026 e 2027: esonero del 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2028 e 2029: esonero del 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro.

L’applicazione di questa misura, rientrando nel Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legati alla pandemia, necessita dell’autorizzazione della Commissione Europea. Se fino ad oggi la Commissione aveva autorizzato l’esonero fino al 30 giugno 2022, grazie all’ottimo lavoro del Sottosegretario Enzo Amendola possiamo festeggiare un’ulteriore proroga della misura fino alla fine dell’anno in corso.

Si tratta di un segnale più che positivo, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti in Ucraina, perché viene data continuità a uno degli strumenti più preziosi per centrare l’ambizioso obiettivo di ridurre i divari territoriali e dare slancio all’economia meridionale. 

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