La novità riguarda la possibilità per ciascun Consulente del Lavoro di presentare una o più domande, semplicemente accedendo tramite SPID: non è necessario inoltrare la richiesta di profilazione, nè tramite la Prefettura, né alla Direzione Centrale per le politiche migratorie, in quanto non c’è più il limite massimo all’invio di domande per gli utenti privati.
Questa semplificazione risponde alle criticità segnalate più volte dal Consiglio Nazionale al Ministero dell’Interno circa il precedente e macchinoso processo di profilazione dell’utente-Consulente del Lavoro.
Inoltre, il ruolo del Consulente del Lavoro trova ulteriore risalto nella funzione di asseverazione dei rapporti di lavoro, così come disciplinato nei recenti provvedimenti normativi e in ultimo confermato per l’anno 2023 dalla Legge di Bilancio.