Apprendisti di primo livello ed esonero del 100%. L’INPS prova ad allargarsi

E' dubbio se sia condizionato al rispetto del CCNL leader. Comunque ciò non vale per la riduzione generale propria dell'apprendistato.

La circolare INPS n. 87 del 18 giugno 2021 si occupa dello sgravio aggiuntivo del 100% riconosciuto alle aziende che occupano alle proprie
dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove e che assumano giovani con contratto di apprendistato di primo livello per gli anni 2020 e 2021.  Si tratta di un beneficio contributivo che si aggiunge alla già cospicua riduzione contributiva spettante per gli apprendisti (per i quali, come è noto, l’onere contributivo è dovuto solo sul 10% dell’imponibile).

Ebbene l’Istituto si affretta a precisare che, trattandosi di un beneficio (o sgravio), la riduzione è dovuta a condizione del rispetto del contratto collettivo leader.

L’interpretazione è discutibile in quanto anche lo sgravio (rectius: esonero) aggiuntivo non è altro che una riduzione generalizzata dell’aliquota contributiva sia pure a carattere transitorio, elemento questo che non pare sufficiente a renderlo di natura eccezionale. In ogni caso, deve essere chiaro che tale condizione, laddove fosse sussistente, sarebbe limitata alla sola piccola riduzione ulteriore e transitoria. Per cui, ove si accertasse che l’azienda non ha rispettato il CCNL, la medesima perderebbe, al limite, solo la piccola riduzione ulteriore e non quella generale propria dell’apprendistato.

In ordine al fatto che quella del rispetto del CCNL leader non è condizione che riguardi gli apprendisti, vedasi la chiarissima Cass., sez. lav., 15 marzo 2018, n. 6428 e la stessa Circolare INPS 18 aprile 2008, n. 51.

 

Avv. Francesco Stolfa

Studio Legale Associato Stolfa Volpe

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